Imagen by Eletta Senso

Ho già scritto degli oggetti che fanno le bizze… ( Uno degli articoli più letti nel mio precedente blog ). In questo caso, invece, è la linea telefonica che fa le bizze.

Oggi vorrei parlare della incredibile sincronicità che accade sul piano comunicativo tra macchine e uomini. Lo vorrei chiamare blocco comunicativo universale. Anche se riguarda solo me, i miei rapporti e il mio smartphone…

Siete in una situazione di blocco comunicativo con una persona e state attuando il ghosting. Bene. È una vostra scelta: silenzio perché già troppe inutili parole sono state dette. Basterebbe questo.

Invece no. A rafforzare la vostra scelta e posizione arriva un improvviso blocco della rete. Solo emergenza dice la crocetta sopra le lineette morte.

Qui in montagna è abbastanza frequente. Per la tortuosa strada che sale ci sono sempre, ma proprio sempre, lavori in corso. La strada è sempre rotta bucata solcata da lunghe ferite. Semafori mobili. A volte può capitare di trovarne tre in mezz’ora di strada.

Bucando, per mettere tubi e cavi, può capitare di rompere altri tubi e cavi. Così state senza linea a volte per ore o giorni. Sospesi nel nulla.

Nulla avviene a caso. Io penso che ci sia un disegno per niente legato al caso, per questi eventi.

Non hai voluto comunicare con me? Bene, ora con l’aiuto del caos/caso, è davvero impossibile comunicare con me.

Questo articolo è scritto in bozza senza linea. Sono le tredici di martedì. Quando lo vedrete pubblicato vorrà dire che la linea è tornata.

Questo è uno degli aspetti meno piacevoli del vivere in montagna. Soprattutto in questo periodo… Per questo usare bene i tempi aperti comunicativi è così importante.

Link a blog de Eletta

Blocco comunicativo

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