
John Emerich Edward Dalberg Acton, primo barone Acton, descritto come “il magistrato della storia”, nacque a Napoli, in Italia, il 10 gennaio 1834.
Era il nipote dell’ammiraglio e ministro napoletano Sir John Acton, che servì come Primo Ministro del Regno di Napoli sotto Ferdinando IV ed era uno dei favoriti di sua moglie Maria Carolina.
È noto per il suo pungente aforisma:
“Il potere tende a corrompere e il potere assoluto corrompe assolutamente. I grandi uomini sono quasi sempre uomini cattivi, anche quando esercitano influenza e non autorità”.
NOTA
Nel dicembre del 1798, suo nonno John Francis Edward Acton (1736- 1811), noto anche con il nome italianizzato di Giovanni Acton, in seguito alla proclamazione della Repubblica Napoletana, fuggì in Sicilia, insieme al re e alla regina, all’ambasciatore britannico Sir William Hamilton e sua moglie Emma, grazie all’aiuto dell’ammiraglio Horatio Nelson. A Palermo la numerosa corte reale visse momenti sereni e assisté anche al matrimonio, nel febbraio 1800 del sessantaquattrenne ministro con la nipote Maria Anna Acton.
La giovane era la figlia tredicenne del fratello Joseph Edward, generale dell’esercito napoletano.
Per poterla sposare, in quanto Marianna era consanguinea, oltre che giovanissima, chiese ed ottenne una speciale dispensa da papa Pio VII. Lo scopo di questa scelta potrebbe essere stato quello di evitare che i beni del fratello venissero dispersi in altri legami nobiliari.
L’evento venne disapprovato da molti palermitani, e causò ilarità e giudizi taglienti. Tuttavia, Maria Anna ebbe tre figli e inserita a pieno titolo nell’entourage della regina, Maria Carolina d’Asburgo, un po’ “offesa” ma tollerante, che ne fece la sua dama prediletta-




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