Percorrevamo un’alba sterrata che confinava con pozze di bruma e sentivamo le urla del mare che si acquattava dietro la duna. Un sangue chiaro colava dal cielo, come un martirio di vergine bruna, carni straziate e seni di latte e veli azzurri a coprire la luna. Qualunque cosa avessimo dentro l’eterno sbranava in voraci silenzi. E fu così che perdemmo l’amore fra gigli di sabbia e taciute parole e stupefatte ferite nel cuore.

L’alba dei lunghi silenzi by Silvia Cavalieri
Percorrevamo un’alba sterrata che confinava con pozze di bruma e sentivamo le urla del mare che si acquattava dietro la duna. Un sangue chiaro colava dal cielo, come un martirio di vergine bruna, carni straziate e seni di latte e veli azzurri a coprire la luna. Qualunque cosa avessimo dentro l’eterno sbranava in voraci silenzi.…




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