Che tipo di vacanza avete scelto? Mare, montagna, lago o campagna? Località esotiche o italiane? Vacanza comoda o avventurosa? Qualunque sia la vostra idea di vacanza, ciò che importa è che sia felice. E ve lo auguro di cuore.
Vi ho già suggerito tanti libri (vedi sezione Paesi che ho visitato leggendo, e liste di giugno e luglio); oggi vi lascio la mia lista personale di letture da leggere in vacanza.

SOGNATE L’AUSTRALIA?

Ecco un giallo ambientato nel New South Wales, caratterizzato dal paesaggio arido dell’outback che diventa l’emblema di uno stile di vita e di una società.
Città di polvere è un noir il cui focus è presentare uno scenario di disagio e di violenza domestica silenziosa e quotidiana: emergono i traumi del passato, il controllo coercitivo esercitato sui familiari, la vergogna interiorizzata e tenuta nascosta, la ricerca del capro espiatorio, le malelingue. È un romanzo popolato da temperamenti taglienti, spesso violenti, incidenti in attesa di accadere e eredità oscure. Un romanzo che si chiude con una considerazione sul fatto che tutti possiamo essere attori del bene come del male, a seconda di come le circostanze ci coinvolgono. Una persona può fare del male senza essere malvagia? Una volta ancora, la banalità del male. E la necessità del perdono. (Qui la mia recensione)

VACANZE IN SLOVENIA?

Il romanzo dello scrittore sloveno Goran Vojnović colpisce per la profondità e delicatezza con cui riesce a raccontare temi complessi: nato nel 1980, subito dopo la morte di Tito, appartiene e rappresenta una generazione che si è ritrovata priva di identità in un Paese che all’improvviso cessò di esistere. L’autore sviluppa tali tematiche in un affresco multi-generazionale ambientato nell’ultimo mezzo secolo di storia dei Balcani. Una saga familiare in cui si rispecchia l’intera società, in cui spiccano tratti comuni, in cui la perdita dei legami personali assurge a metafora della disgregazione della Jugoslavia e del processo di trasformazione che ne fu il prodotto. (Qui la mia recensione)

VACANZE TRA I MONTI?

Franco Faggiani ricostruisce con straordinaria cura dei dettagli un paesaggio particolare e un mestiere insolito che molti ancora ricordano. Nel romanzo vengono ripercorsi gli itinerari segreti dei raccoglitori di capelli delle valli cuneesi, che, seguendo le vie di questo singolare commercio, scavalcavano le Alpi e arrivavano fino in Francia. Una storia avvincente in cui la montagna è protagonista, resa con descrizioni suggestive che affascinano il lettore. (Qui la mia recensione).

AFFASCINATI DA BERLINO?

Il romanzo di Vincenzo Latronico racconta la crisi generazionale dei millennials che hanno provato a seguire una strada diversa.
L’alternanza temporale generica – Presente, Imperfetto, Remoto, Futuro – definisce l’aspetto “liquido” delle loro esistenze, colte per immagini, così come le si vedono nei feed dei social network. Un’esposizione pubblica continua, un mostrare la propria vita, ciò che si fa, i luoghi che si frequentano, come una continua messa in mostra, tesa a rassicurare che ebbene sì, esiste davvero, si è felici davvero, le foto sono lì a dimostrarlo. Ma quando poi questa sublime impostura si sfalda, tutto si svuota, fino a perdere di significato, fino a rimpiangere qualcosa di concreto, di reale. (Qui la mia recensione)

VOLETE FARVI CONQUISTARE DALLA GRECIA?

Allora vi consiglio un giallo di Petros Markaris (il Camilleri greco), con il suo commissario Charitos impegnato a risolvere crimini la cui genesi va ricercata nelle problematiche sociali e politiche della Grecia di oggi. L’università del crimine è un caso spinoso con omicidi eccellenti – personaggi pubblici con ruoli in ambito politico e accademico – e rivendicazioni terroristiche. Due ministri, un viceministro, tutti docenti universitari prestati alla politica, vengono assassinati da un sedicente gruppo terroristico. (Qui la mia recensione)

VACANZA NEGLI STATES?

Nella sezione Paesi che ho visitato leggendo trovate tanti romanzi ambientati negli U.S.A. Ve ne suggerisco uno, che parla di amicizia e ruota attorno ad un gruppo affiatato di amici: i “Gunners”. Mikey, Alice, Sally, Lynn, Jimmy e Sam hanno condiviso la loro infanzia e adolescenza, usando come ritrovo una casa abbandonata, che portava sulla cassetta delle lettere il nome di chi l’aveva abitata, The Gunners.
Con una prosa fluida e coinvolgenteKauffman mette a nudo le lezioni della giovinezza e della ricerca della verità, dell’amicizia e del perdono. La casa dei Gunner è un romanzo commovente e profondo, in cui ogni personaggio fa i conti con il proprio passato oscuro e il futuro incerto. (Qui la mia recensione)

VIAGGIO IN SUDAFRICA?

Il romanzo La signora della porta accanto di Yewande Omotoso, sorretto da una scrittura robusta, che riesce ad alternare diversi registri senza soluzione di continuità, indaga molti e cruciali nodi nelle vite delle due donne, scavando nella loro psicologia e mettendo sul piatto questioni come la maternità – vissuta o mancata, desiderata o avversata – l’emancipazione femminilel’amicizia, l’amore, il razzismo – anche nelle sue forme di condiscendenza e ipocrisia – e il modo in cui ciascuno può contribuire al superamento delle reciproche diffidenze. (Qui la mia recensione)

TODOS A CUBA?

Non la Cuba dei depliant turistici, ma quella vera, quella dei cubani che ci vivono da generazioni, che ne hanno sofferto le lacerazioni, che hanno combattuto per un ideale, ma che lo hanno visto dissolversi o quanto meno diventare altro. Quelli che hanno visto la fine di una ideologia e il vuoto immenso su cui si sono affacciati. E di come cercano di venirne fuori. Ecco ciò che trovate nel romanzo Cadere.

E SE ANDASSIMO IN GIAPPONE?

il noir (un po’ splatter) di Natsuo Kirino è soprattutto uno straordinario racconto della società giapponese, una lucida critica sociale e una narrazione corale; quando si addentra nell’indagine psicologica riesce a mettere in luce, in modo spietato e senza buonismi, il lato oscuro dell’animo umano, che riesce a prevalere anche laddove sembra meno possibile, purché le circostanze siano così portate agli estremi da togliere ogni speranza nel bene.
In questo romanzo tutti i personaggi hanno un tratto in comune: anelano alla libertà, cercano disperatamente una via d’uscita da vite che li soffocano; vorrebbero liberarsi dai legami familiari, da un lavoro alienante e che non produce benessere, da una vita che appare senza scopo. Vorrebbero fuggire, essere Out (titolo originale) da una vita in cui non si riconoscono. Ma la libertà ha un prezzo, e loro sanno che senza soldi non si può essere liberi di andarsene, di rifarsi una vita. (Qui la mia recensione)

CHE NE DITE DI RIMANERE IN ITALIA, ANZI IN TOSCANA?

Il bellissimo romanzo di Dario Ferrari è una storia ricchissima di spunti, densa di citazioni letterarie, con tanta finzione ma anche moltissimi riferimenti all’attuale contesto socio-politico, così come a quello degli anni Settanta; una storia che affronta senza reticenze le distorsioni del mondo accademico e il brigatismo degli anni di piombo, le nuove forme di protesta (come il movimento dei gilet jaunes francesi), il tutto espresso con uno stile scorrevole, sapientemente bilanciato tra il serio e l’ironico. Tra le righe non manca l’amarezza condita con una certa rassegnazione.
Marcello (il protagonista), e, direi, Ferrari con lui, riflette sulla desolazione di una generazione, soprattutto nelle città di provincia, che ha smesso di sognare perché ha capito che i sogni sono solo appannaggio di chi se li può permettere.

NON MI RESTA CHE AUGURARVI BUONE VACANZE. CONTINUATE A SEGUIRE IL BLOG, NOI VI PROPORREMO SEMPRE NUOVI SPUNTI DI LETTURA!!

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