Non pensare, distrarsi
E in tanti condividere,
Tra quanti sconosciuti
Cui telefoni, soli con
Te, mi deprivano
Dell’intimità.

Dipendente dal telefono

È positiva, fiduciosa,
Poverina,
La mia incompresa ed
Anacronistica posizione.

Corretta e giovane, sono
Intelligente, perché
L’uomo solitario so domare

Non importano
Le cose che in comune
Non abbiamo. Credo.
Luoghi comuni sono
Ma da sempre non godo
D’abbastanza stima
Autorevolezza. Cercherò
Di acquisirle

Solo vuoi rimanere con chi
Ti vuole bene
Ma non me, escludi
La realtà
Che non vuoi vedere
Ancora. Ed ancora.

A più non posso non puoi
Combattere un sentimento
Più forte di te,
Tragica sconfitta che senti
Tagliente come spada
Alla bocca
Dello stomaco. E io
Pure, lo sento
Per le nostre reazioni
Intransigenti. Non mi
Volevi.

Ne detesti l’energia,
È la mia mentalità
Credulona e testarda
Che ha prevalso, sono
Rimasta accanto a te
Braccio a braccio
Ironia no, non ne faccio
Se sono forte
Di cuore
Perché sembro pavida,
Ma è ingannevole,
Mentre tu fortissimo sei
D’aspetto, sconvolgente.

Triste paura e claustrofobia.
Non fingo: voglio davvero
Capire ma
Non tutto
È sano da acquisire.

Credendo nella forza
Del tempo;
E della distanza? Forse;
E di un domani migliore;
Anche trafitta, ora sconfitta,
Non più poi, già,
Amo pur di vivere, ora.
Ma quante asperità,
Per lo scoraggiamento
Superare,

Errore, o verità.

Affinché prevalga
La beltà di un
Raggio di sole,
Il mio nome
Nobile. Antipatico. Offeso.
Decaduto.
E supplichevole
Improvvisamente,
Perché amo.

Che difficoltà ci vedi,
Nell’amore?
Per me è tutto così
Semplice.

Mi annullo?
Ma volentieri, gioia mia!
Non demotivarmi.
Per pietà.
È tutto ciò che ho
La mia incrollabile
Fiducia
Non mortificarmi.

Per Qualche motivo
Legato a Dio
E’ tutto tempo
Guadagnato,
Non ti pregherò
Però non ami le promesse
Andiamo solo in tilt
Ogni tanto
Perché?
Meglio non dire
A volte
Di sé, tacere,
Questa la mia fede.
Non la tua?
Non sono una disperata?
La tua? Piccola?
Giro questa domanda ai
Posteri miei,
Che ancora non ho.
Un mio dubbio questo
Ma non erro, se dico che
Non entro in contraddizione
Con me stessa
E coerente sono
E non mi confondo
E non rinnego
Il mio Valore.
È un braccio di ferro
Che vincerò,
Se non erro.
Sarà solo per un’ora,
Semmai fosse al
Contrario, ora di
Pena, poi
Tornerò, sempre
Per bontà, come prima,
Come sono nata
Viva. Sopportazione e
Abnegazione
Inevitabile. Almeno spero

[ BlogLink: Elena Ferrari ]

Una replica a “Martirio by Elena Ferrari”

  1. Brava Elena! Ah, ta ta ta l’amour…

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