Non amo ascoltare il battito nel tuo petto.
Quando al mattino nel letto facciamo
un po’ tardi a incrociare i ginocchi
a rubarci il calore rimasto, adagio
l’orecchio sul seno. Un muscolo
che non riposa davvero lo temo.
Perché ogni volta mi chiedo
riuscisse a fermarsi ogni tanto
potesse dormire, gettar la divisa
potrebbe magari condurre più in là
sulla strada del tempo dei vivi
la tua impudente bellezza distesa.
[ Bloglink : Paolo Agrati ]





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