Con pudore tenevamo nascosto

sotto ferrigna coltre sottile

celati quali fossero tesori

poveri dolori titubanze

ferite acidule rancori 

dolci faticosi amori

sogni lacrime sorrisi

parole silenzi vuoti 

e piena era la vita. 

Aspettava la primavera 

la brezza a liberarla 

a rinvenire la speranza.

Tradita da crudele follia

risorgerà dalle macerie

con mani insanguinate

candide come il dolore.

Nasconderà le sue Caino.


[ BlogLink : Teresio Bianchessi ]

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