Anche tu mi usi
quando sono il timbro
sulla busta fuori dal margine
l’ancora di salvezza
perché lei non basta
l’ideale lontana
e perciò più ambita
l’isola su cui ancorare l’esotico
e appoggiare il panama.
Anche tu mi usi
quando mi cerchi nel tuo segreto
aprendo cassaforti
che lei non sa.
Anche tu mi usi
bambino filosofico
che non contempli diminuzioni e scarti.
Tutto è uso e consumo.
Anche un corpo.
Una voce.
Una parola.
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