C’è una cava d’argilla nascosta nel folto del bosco
in disuso e paradiso per il motocross
il rapido apriva il gas di colpo
e la moto saliva cattiva verso la cima
e poi continuava verso il cielo
col gas aperto per tenere su il muso
mentre lei sotto si spauriva.
E’ proprio là
che ancora vado
ma ci vado con passo lento
in cerca di funghi
o della radice che ha fermato la corsa un giorno
del profumo delle eriche al sole
e delle curve ormai sparite nel verde del sottobosco
magari di un solco di gomma tassellata che dica sei stato qui.
Ma ha piovuto tanto da allora
e l’argilla rossa non mantiene le tracce
solo gli alberi che mi fanno ombra lo sanno
e anche l’erica che manda lo stesso profumo
e poi il sottobosco
e la radice
e anche io lo so.
E poi c’è lei che conosce tutti i miei segreti.
La moto ormai è andata
io ancora no.

Una replica a “Sulle tracce by Franco Bonvini”

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