Quando leggi le lettere che amori consumarono nelle notti che li separarono. Quando leggi quei tormenti. Quando leggi di come appassionato e tormentato fosse. Quando ti sei chiesta perché lei non accettò, perché lei rinviò, perché rifiutò. Quando ti sei chiesta perché questa difficoltà a lasciarsi andare, a lasciare entrare. Quando ti sei chiesta se mai a te sarebbe capitato. Quando ti sei chiesta se qualcuno ti avrebbe guardata con tanta avvilita passione. Ricorda che sarai stata anche tu pagina di letteratura nella carne, nelle ossa nel sangue. Ricorda che anche se nessuno leggerà di te sei lettera di notti insonne, di questa notte insonne. Ricorda che sei l’amore non corrisposto e l’avvilente emorragia di parole che (forse) nessuno leggerà, che tutti leggeranno, che tu mai saprai. Ma tu ricorda, anche se non saprai, che qualcuno avrebbe potuto amarti con disperante abbandono.
Quando penserai che nessuna. Quando penserai che mai. Quando penserai che altrove. Quando mi penserai e non saprai che è stata la mia mano a muoversi sul tuo corpo addormentato, a registrare i tuoi respiri pesanti, le tue parole farfugliate nel sonno, a tracciarti il corpo e a seguire le costellazioni dei tuoi nei e a sorridere del tuo sonno e di tutti i tuoi folli avvilimenti.
Quando non saprai che a invocarti in una lettera che non ho mai scritto e che mai leggerai. Quando ti ho chiamato amore tracciandolo sulla tua schiena. Quando non ti ho chiamata amore. Quando il mai. Quando il per sempre. Quando non saprai più di me. Quando avrò compiuto il passo dell’addio, allungato il mio corpo oltre te. Quando avverrà lo strappo. Quando. Tu. Io. Quando ci sarà separazione tra i nostri pronomi. Quando la linea retta della disperanza manterrà solo la radice nella dimenticanza. Quando avverrà e non lo sapremo. Quando qualcuno piangerà le nostre parole non dette, lettere non scritte, amore non compiuto.
Quando. Non ora. Che invoco il dio degli dei e chiedo perdono per la mia rinuncia.
Che sia veloce.
Che io dimentichi il nome. Il tuo. Il mio nel tuo. Il tuo nel mio.
Quando?
Voglio che tu sappia almeno questa cosa.
Non c’è data in questa ferita. Il quando gira a vuoto e non so quando stanco cederà.
Dunque tu prenditi pure tutto il tempo che non abbiamo più.
https://open.spotify.com/track/2zaOCC7gNf9AzfJ5YvDalI?si=d0408c43e4314ab8
https://open.spotify.com/track/14FAAlZJ36VMPIF7yHV3mg?si=f9c650bf599a4f91
https://open.spotify.com/track/1FkY4lIPXDwqfz8K3RZRgd?si=d1ca79e921da460b
https://open.spotify.com/track/5VEqr9Bg6X7tpfLV0ijIGY?si=44fc629141fe4cbe
https://open.spotify.com/track/5vHLwhxxlGzmClMcxRRFPr?si=69e6259d04304340
https://open.spotify.com/track/3jS6vXKilSia4XNiiPb1sn?si=625e388303ae4b3f
https://open.spotify.com/track/0gsH5Govmgwxa0rgaF9YbC?si=9ecc71d2f21c42e3
https://open.spotify.com/track/0Cr3j6qhDItBeFbAzdXtN2?si=1c21dfb00e5c4a2a
https://open.spotify.com/track/5VEqr9Bg6X7tpfLV0ijIGY?si=67368dbfca1b4133
https://open.spotify.com/track/5VEqr9Bg6X7tpfLV0ijIGY?si=44fc629141fe4cbe
[Il blocchetto delle canzoni è giallo, i numeri in nero.]
[ BlogLink : Isola delle Correnti ]





Lascia un commento