La lettura delle lettere di Ludwig van Beethoven è stata talvolta problematica per gli studiosi a causa della sua calligrafia imprecisa, dei caratteri stravaganti e del modo in cui tracciava segni diversi con uno stesso tratto. Le cancellature e le correzioni sono frequenti, ad eccezione di alcune lettere e si sospetta che altri le abbiano redatte per lui e Beethoven le abbia solamente copiate.
Il suo stile di scrittura si basa su un vocabolario e un frasario piuttosto limitati. Gli errori nella costruzione delle frasi e nella grammatica sono comuni; la punteggiatura è approssimativa, con l’uso frequente di barrette per separare le frasi.
Nonostante le difficoltà, le lettere di Beethoven rappresentano un’importante fonte di informazioni su diversi eventi della sua vita. Molte di esse riguardano la musica, principalmente problemi di copia, stampa e trattative con editori. In alcune emerge che Beethoven non è sempre stato trasparente nelle sue trattative, cercando di vendere la stessa opera a più editori contemporaneamente. Altre lettere si riferiscono alle esecuzioni delle sue opere, sia pubbliche che private: ricerca di esecutori, affitto di sale, approvazione delle autorità, previsione di spese e guadagni.
Ciò che colpisce maggiormente è che l’epistolario beethoveniano non rivela praticamente nulla sulla sua poetica. Mancano considerazioni estetiche o musicali e non emergono dettagli sulla sua personalità artistica, salvo rare eccezioni.
Le lettere fungono anche da bollettino medico, riferendo, in certi periodi quasi ossessivamente, problemi di salute di Beethoven.
Inoltre, si apprende molto riguardo ai gusti culinari e ai vini preferiti di Beethoven.
Le rare lettere d’amore di Beethoven riflettono abbastanza fedelmente il suo stato emotivo. L’amore per lui, profondo e fedele come lo concepiva, rappresentava un obiettivo che si allontanava a ogni nuova esperienza e che è sempre rimasto irraggiungibile. Fra queste lettere, va menzionata quella all’Amata Immortale.
La destinataria di questa appassionata lettera d’amore è stata recentemente identificata come Antoine von Birkenstock, grazie a nuovi studi. Dieci anni più giovane di Beethoven, era sposata con Franz Brentano e viveva a Francoforte. Tornata a Vienna temporaneamente nel 1809, conobbe Beethoven e nacque tra loro un amore impossibile ma corrisposto. Nel 1812, Antoine tornò a Francoforte, separandosi da Beethoven, che continuò ad amarla.
La lettera, scritta in tre parti tra il 6 e il 7 luglio 1812 mentre Beethoven era alle Terme di Teplitz in Boemia, è una delle confessioni d’amore più delicate e appassionate, ma non è mai stata consegnata.
L’identità della destinataria è stata dibattuta, ma è probabile che sia Antoine von Birkenstock, donna più giovane di Beethoven e moglie di Franz Brentano. La loro amicizia si trasformò in un amore appassionato, ma Antoine partì per Francoforte nell’autunno 1812 per rispettare i suoi doveri familiari. Nonostante la distanza e l’impossibilità, Beethoven continuò ad amarla.
Inoltre, sembra che Beethoven fosse affezionato alla famiglia Brentano, dedicando alcune composizioni, soprattutto a Maximiliane, la figlia di Antoine e Franz. Studi recenti di Massin e Maynard Solomon hanno individuato due possibili destinatarie: Joséphine von Brunsvik e Antoine, ma il ritratto vicino al manoscritto non corrisponde a nessuna di loro.

“Buon giorno, il 7 luglio.

Pur ancora a letto, i miei pensieri volano a te, mia Immortale Amata, ora lieti, ora tristi, aspettando di sapere se il destino esaudirà i nostri voti — posso vivere soltanto e unicamente con te, oppure non vivere più — Sì, sono deciso ad andare errando lontano da te finché non potrò far volare la mia anima avvinta alla tua nel regno dello spirito — Sì, purtroppo dev’essere così — Sarai più tranquilla, poiché sai bene quanto ti sia fedele. Nessun’altra potrà mai possedere il mio cuore — mai — mai — oh Dio, perché si dev’essere lontani da chi si ama tanto. E la mia vita a Vienna è ora così infelice — Il tuo amore mi rende il più felice e insieme il più infelice degli uomini — alla mia età ho bisogno di una vita tranquilla e regolare — ma può forse esser così nelle nostre condizioni? Angelo mio, mi hanno appena detto che la posta parte tutti i giorni — debbo quindi terminare in fretta cosicché tu possa ricevere subito la lettera. — Sii calma, solo considerando con calma la nostra esistenza riusciremo a raggiungere la nostra meta, vivere insieme — Sii calma — amami — oggi — ieri — che desiderio struggente di te — te — te — vita mia — mio tutto — addio. — Oh continua ad amarmi — non giudicare mai male il cuore fedelissimo del tuo amato.

Eternamente tuo

Eternamente mia

Eternamente nostri

– Ludwig van Beethoven


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