Foglia dopo foglia
lei, languida, si spoglia.

Portava una giovane veste lucente
di scarlatto splendente
Poi opulenti gioielli
recanti la corona dei re.
Pomi dai mille vermigli granelli.
Profusione e passione.
Quindi il manto si fece dorato
come l’aureola dei santi.

Foglia dopo foglia
lei, languida, si spoglia.

Lenta lo lasciò poi cadere
e deporsi ai suoi piedi
per offrirsi, discinta amante,
a uno sguardo adorante.
Infine nuda,
sentì le labbra del vento
libere di sfiorarle
la pelle con alito sussurrante.

Foglia dopo foglia
lei, languida, si spoglia.



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5 risposte a “Luisa Zambrotta – La pianta di melograno (ripresa)”

  1. Grazie di cuore per aver riproposto questa mia poesia!!!

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  2. Beautiful poetry, wonderfully written. Well done, Luisa! 😊🌸

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  3. Il testo è intrigante ( nel senso inglese di intriguing), ma lo sviluppo è tutto dipendente dalla promettente promessa ( foglia/spoglia), una felice coincidenza di suono e immagine che cattura subito il lettore. Al confronto, le ‘labbra del vento’ saranno invece una personificazione un po’ forzata…almeno a mio parere.

    ‘Portava una giovane veste lucente…’ Ritmico, trionfale, l’ incedere medievale di un corteggio dorato, fornisce una sequela già perfetta….così efficace proprio perché concede ancora qualcosa alla sorpresa… I quadri di Alma Tadema – perfino un poco la Matelda di Dante. E poi? La poesia resta nella memoria, ma la ‘fusion’ rappresentata perde icasticità.

    Silvia Goi

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