Edward Thomas è un poeta gallese, noto soprattutto per le sue poesie di guerra. Ho qui tradotto Gone, gone again, la meno celebrata delle sue più belle, forse. A fondo pagina riporto la versione originale in lingua.

Via, via ancora, 
maggio, giugno, luglio,
e agosto via,
andati via ancora,
nulla da ricordare
se non che li ho visti andarsene,
e scorse le banchine vuote
i fiumi scorrono.

E adesso ancora,
alla pioggia di settembre
le mele Blenheim
cadono sporche dai rami
come quando ero giovane -
e quando chi è perduto era qui -
e quando la guerra cominciò
a far dei giovani concime.

Guarda la vecchia casa,
fuori moda, dignitosa,
cupa e abbandonata,
con l'erba che cresce al posto
dei passi della vita,
della confidenza, della lotta;
in quei letti già vi furono
amanti, giovani, anni, e pene:

sono anch'io di quella sorte;
solo io non sono morto,
respiro ancora e mi interesso
di case che non sono cupe: -
sono anch'io di quella sorte;
non un vetro che il sole rifletta,
cui lo scolaro possa mirare -
li hanno rotti tutti.
Edward Thomas
Gone, gone again, 
May, June, July,
And August gone,
Again gone by,
Not memorable
Save that I saw them go,
As past the empty quays
The rivers flow.

And now again,
In the harvest rain,
The Blenheim oranges
Fall grubby from the trees,
As when I was young -
And when the lost one was here -
And when the war began
To turn young men to dung.

Look at the old house,
Outmoded, dignified,
Dark and untenanted,
With grass growing instead
Of the footsteps of life,
The friendliness, the strife;
In its bed have lain
Youth, love, age, and pain:

I am something like that;
Only I am not dead,
Still breathing and interested
In the house that is not dark: -
I am something like that:
Not one pane to reflect the sun,
For the schoolboys to throw at -
They have broken every one.

(autunno 1916)


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