Se anche solo per un giorno tu fossi nei miei occhi vedresti come sono alla ricerca di cielo ed angoli di solitudine, come alcuni dettagli apparentemente insignificanti mi restano dentro per qualche secondo, come in un film al rallentatore.

Se tu fossi nei miei occhi, vedresti come la tua presenza mi rassicura ed accende il sorriso, come ti cerco nei momenti di straordinaria quotidianità, quando il mio sguardo si posa lieve su di te, come una coperta quando hai freddo…

Se per un giorno fossi nei miei occhi capiresti come mi riempio di verde, di alberi, di silenzio e come il vento a volte ti fa lacrimare… e lasci che tutto scorra, come un ruscello in montagna, lasci che sia… Vedresti come il volto, la presenza di un bambino mi riempie di tenerezza, come a volte il mio sguardo è smarrito in un mondo complesso ed a volte ostile.

Se tu fossi nei miei occhi cercheresti l’incanto e le profondità delle cose, delle persone, ché la bellezza è quasi sempre nascosta e basta avere sguardi limpidi ed “aperti” per vederla: nei miei anni ho compreso che i tesori sono sempre sottoterra. Anche il mio.


[ BlogLink : Uomini in cammino… ]

Una replica a “Mauro Cason – Se tu fossi nei miei occhi”

  1. I read the first poem ( the rabbit’s one) with a nearly inconscious advice: that’s Yorick’s skull, ‘we’ are both blind but we see past and future actions, we are stumbling in dark and rain , seeking for a lost world and a response… then, almost suddenly, I remembered the possible filter/image for all: Survivors, First season… and there’s the Rabbit, too….may it be right?

    Silvia Goi

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