Quando si chiuderà il libro
dalle innumerevoli pagine
di veglie e di sogni di estasi e tormenti
aprirò la porta della mia stanza
per l’ultima volta uscirò
senza farmi notare.
Né vedrò se sarà notte o il sole
appena dietro le colline
brillerà rosso sangue ai vetri del balcone.
Gli alberi abbracceranno tra le foglie
il silenzio ancora intorpidito dei prati
e i fiori saranno gemme multicolori
nella pianura infinita di un cielo smeraldo.
Battendo le ali sulla ringhiera del terrazzo
i corvi quelle grevi
i passeri le lievi, e le grigie i colombi
torneranno a sfamarsi
con gli ultimi grani
caduti dalle mie dita.
La testuggine col suo eterno digiuno
allungherà il collo
come un vecchio dinosauro
per curiosare nella modernità
di un mondo immutabile.
Quando aprirò la porta entrerà
il destino e il vento dal balcone
spazzerà i miei versi scivolati dal libro
come foglie autunnali.

Omaggio a Marcello Comitini: La porta
Quando si chiuderà il librodalle innumerevoli paginedi veglie e di sogni di estasi e tormentiaprirò la porta della mia stanzaper l’ultima volta usciròsenza farmi notare.Né vedrò se sarà notte o il soleappena dietro le collinebrillerà rosso sangue ai vetri del balcone.Gli alberi abbracceranno tra le foglieil silenzio ancora intorpidito dei pratie i fiori saranno gemme…




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