Tito Barbini è un signore di una certa età, un bel signore dai capelli bianchi ancora folti, e nella vita è stato molte cose: sindaco di Cortona, presidente della Provincia di Arezzo, consigliere nella Giunta regionale toscana… ha militato nel PCI, ha compiuto tutta la parabola che dal partito di Enrico Berlinguer, dopo varie trasformazioni, ha portato alla nascita del PD. A un certo punto però ha lasciato la politica e si è messo a viaggiare. Il suo viaggio più memorabile è consistito nel percorrere tutta l’America, dalla Patagonia all’Alaska, con uno zaino sulle spalle. E ha scritto molto, negli ultimi vent’anni: biografie di personaggi bizzarri, come il missionario salesiano Alberto Maria De Agostini detto don Patagonia, e il bombarolo ucraino Simón Radowitzky; racconti di viaggi, testi a metà tra il lirico e il saggistico, ricchi di spunti e di suggestioni.
Questa sua ultima opera, L’amore nell’età grande, si presenta come un romanzo, ma a me sembra più gravitare nei dintorni del saggio. Il tema è quello enunciato nel titolo: ci si può ancora innamorare “nell’età grande”, quando la vita sembra ormai averci dispensato tutte le sue carte, quando si pensa di dover mettere i remi in barca? Si può, certo, se si ha la fortuna di fare un incontro inatteso e coinvolgente, e se si conserva nel cuore la disposizione a sorprenderci, ad aprirci, a innamorarci ancora. Così Paolo, il protagonista di questo romanzo-saggio, passata la soglia dei settant’anni conosce una donna che non ne ha ancora quaranta. Paolo è uno scrittore, un viaggiatore, un uomo che per molti anni ha fatto della politica la sua ragione di vita. Per ammissione dello stesso Barbini, si tratta di un personaggio largamente autobiografico, mentre per quanto riguarda i fatti narrati, la storia d’amore tra Paolo e Matilde, l’autore prende le distanze e parla di un mix tra storia vissuta e invenzione poetica.
I fatti, scarni: Paolo e Matilde si conoscono attraverso i libri, complice un messaggio che la donna invia allo scrittore, del quale conosce le opere, raccontandogli un sogno che lo riguarda. Per un certo tempo i rapporti tra i due restano epistolari e l’amore che piano piano li assorbe è un amore intellettuale. Condividono letture, pensieri, interessi. Poi l’incontro fisico, la passione che scoppia, una casa ai margini di un bosco dove i due si ritagliano periodi di convivenza quasi fuori dal mondo. Lei ha il suo lavoro, lui i suoi libri da scrivere e i suoi viaggi, ma per diversi anni la relazione funziona e regala a entrambi momenti felici, complicità e confidenza. Paolo tuttavia ha qualcosa che lo tormenta: si chiede spesso se possa durare, e quanto a lungo, una relazione tra due persone divise da una grande differenza di età. Per confortarsi ripercorre le vicende di celebri coppie nelle quali la donna è stata molto più giovane dell’uomo: Frida Kahlo e Diego Rivera, Charlie Chaplin e Oona O’Neill, Jorge Luis Borges e María Kodama.
Ricco di riferimenti colti e di citazioni, L’amore nell’età grande è la storia di un amore ma è anche una riflessione sulle relazioni di coppia, sul rapporto tra giovinezza e vecchiaia, sul mistero dell’amore che fiorisce e muore quando vuole, sulla disponibilità di ciascuno di noi a rimettersi in gioco, in qualunque momento e a qualsiasi età.





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