FILO

Ho seguito un filo invisibile, continuo dispiegato dal centro della terra,

aggrovigliato alle radici della vita.

Ho seguito il suo snodarsi

tra le appendici mobili di corpi

aggrovigliati a complicate trame

di indecifrabili destini.

 

[ Estratta dal libro In visibile amore; Vera Cavallaro; Pangea Edizioni; 2007 ]

 


La poesia di Vera Cavallaro, dal titolo “FILO”, si sviluppa attraverso un’intensa serie di immagini simboliche, metaforiche e semantiche che suggeriscono un processo di esplorazione, di ricerca esistenziale e di connessione cosmica. Analizzando il componimento, dal punto di vista strutturale, semantico, delle immagini e delle metafore, emergono diversi livelli di lettura che ci permettono di esplorare sia il messaggio che le implicazioni filosofiche e spirituali dell’opera. 

La poesia di Vera Cavallaro gioca con le immagini della connessione invisibile, della complessità dei destini e del mistero cosmico. Il “filo invisibile” diventa una metafora potente di ricerca e legame con un principio originario, ma anche un simbolo dell’ineluttabilità di un destino che sfugge alla comprensione piena. La poesia esplora il desiderio umano di trovare un significato o un ordine nel caos della vita, ma lascia anche aperta la domanda sul vero senso di queste connessioni e sui misteri che governano l’esistenza. 

La poesia è costruita in modo semplice ma profondamente evocativo. La scelta di un verso libero e fluido, senza rime o schemi metrici rigidi, conferisce un senso di movimento continuo, come il “filo invisibile” che guida il cammino del poeta. Questo filo diventa metafora di un percorso che non ha limiti precisi, ma che si snoda lungo un cammino in continua evoluzione. La divisione in versi proposta permette di segmentare il viaggio del poeta, con ciascuno di essi che esprime un aspetto del suo percorso. L’immagine centrale della poesia è il “filo invisibile”, una figura che, pur non essendo visibile, è un elemento che orienta e guida. Questa immagine sembra alludere a una connessione fondamentale che attraversa la terra e la vita stessa, suggerendo l’idea di un destino universale o di una forza che collega tutti gli esseri e tutte le cose. Il filo è invisibile e continuo, simboleggiando qualcosa che unisce l’invisibile al visibile, l’astratto al concreto. La cosmogonia è un tema che permea l’intera poesia: il “centro della terra”, il “filo invisibile” e le “radici della vita” alludono a una visione del mondo come qualcosa che nasce da un principio universale, misterioso e profondo. Il “mistero” della vita e del destino umano viene esplorato attraverso l’impossibilità di decifrare completamente questi intrecci di destini. L’immagine del filo, quindi, è anche un’allusione al concetto di destino e alla difficoltà di comprenderne la natura. La poesia ci parla di una ricerca esistenziale che si avventura in territori ignoti, alla ricerca di un ordine cosmico che potrebbe non essere mai pienamente comprensibile. l messaggio della poesia sembra suggerire che, pur essendo parte di un disegno più grande e misterioso, l’individuo è in cammino, alla ricerca di connessioni, di risposte, ma anche di un equilibrio tra il proprio destino e le forze universali.

Aggrovigliati a complicate trame di indecifrabili destini: La conclusione della poesia sembra suggerire che, nonostante il filo invisibile che connette tutto, i destini individuali restano “indecifrabili”. Le “complicate trame” evocano l’idea di un disegno complesso e misterioso, difficile da comprendere o interpretare. Qui, il “mistero” e la “complessità” della vita vengono enfatizzati come intrinseci alla nostra esperienza umana.


Vera Cavallaro

Vera Cavallaro, nata a Nunziata di Mascali (CT) il 9/4/1958, Laureata in Psicologia Indirizzo Applicativo presso L’Università degli Studi La Sapienza Di Roma nel 1984, Specializzata in Psicoterapia Autogena e Psicoterapie Brevi presso il CISSPAT  nel 1990 e in Danzamovimentoterapia presso la Scuola di Arteterapia, accreditata APID, sede di Roma.
Ha Svolto l’attività di Psicologa Dirigente in ruolo presso il Ser.T. di Cassino ( FR ) Dipartimento 3D (Devianza, Disagio e Dipendenza) della ASL FR dal 2000 al 2020
Master di I° livello in “Metodologie e tecniche della creatività” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Scienze umane e sociali l’UNICAS A.A. 2007/2008 e  Master di II° livello in EXECUTIVE in “Managment dell’accoglienza  e dell’integrazione  migratoria“  presso  il Dipartimento di Scienze umane e sociali l’UNICAS A.A.  2017-2018

– REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DI DIVERSI ARTICOLI SULLA POESIA E SULL’ARTETERAPIA

– PARTECIPAZIONE A DIVERSI CONCORSI DI POESIA (AGGIUDICANDOSI  DIVERSI PREMI), ANCHE NELLE VESTI DI  GIURATA

– PARTECIPAZIONE A DIVERSI EVENTI TEATRAI E PERFORMATIVI

• Bucaneve, (ideazione, organizzazione e realizzazione), Progettodi Poesia e Teatro Sulla Tossicodipendenza in collaborazione col  C.U.T. di Cassino, redigendo la sceneggiatura della Performance teatrale “Viaggio Dal Kaos Alla Poesia“, 4/4/ 2002
• In visibile amore,  presentazione-spettacolo Multiperformativo del proprio libro di poesie, realizzato sia presso L’Aula Pacis di Cassino (FR) il 13/03/2007 che presso il Centro Espositivo Museale le Ciminiere di Catania il 20/10/2007, con la sceneggiatura da lei stessa redatta della performance In Visibile Amore.
• “Il Villaggio in vita” con un gruppo di pazienti psichiatrici della Comunità Le Palme Ed Oleandri di Sant’Elia Fiumerapido (FR), 30/4/2010
• Spettacolo Multiperformativo Sharazade, dialogo tra Oriente ed Occidente attraverso varie arti,Teatro Romano di Cassino, 5/8/2012 
• Evento performativo In Visibile Amore, Ex Biblioteca Comunale di Cassino, 23/3/2012
• Poesia Donna, Ex Biblioteca Comunale di Cassino 24//3/2012
• “Antigone” di Sofocle  (Direzione artistica, regia  e recitazione), Teatro Romano di Cassino, 13/7/2013
• Non Ti Amo Da Morire con l’Associazione  Mee Too, alla mostra Ego Errante del pittore Carrai con una performance e declamazione di poesie auto redatte ispirate alle opere dell’artista, con l’Associazione  Mee Too, Comune di San Giovanni In Caldo  (CB ) il 31/1/ 2015
• Donne figlie di guerra madri di pace, con la declamazione di poesie, con L’associazione MEE TOO-Campagna Nazionale Contro Il Femminicidio, Castello di Piedimonte San Germano (FR)
• Donne da favola, con la declamazione di poesie, con L’associazione MEE TOO, Macchia D’Isernia (IS), 25/11/ 2017
• “Il viaggio danzato Performance Finale del laboratorio di danzamovimentoterapia da lei condotto di  un gruppo integrato immigrati e territorio, “ Palazzo Ducale di Atina (Fr), 27/04/2019
• Zitelle No Grazie, come attrice,  Regia di Cati Giannelli presso Terrazza Bastione “La favorita” di  Gaeta, 10/8/2019
• Progetto di videopoesia Penelope (Ideazione, regia e recitazione)
• Reading Ferite a Morte del proprio gruppo Lucciole con lo sportello Antiviolenza di Cassino e con l’Associazione PanArte,  Cassino 24/11/2024

– IDEAZIONE DEL PROGETTO LUCCIOLE consistente nell’ideazione e realizzazione di  60 costumi sul tema della natura con l’obiettivo di veicolare un  messaggio ecologico attraverso un format performativo teso a ricreare una sorta di specchio poetico della natura di cui le lucciole ne rappresentano l’emblema. Ha partecipato con l’Associazione PanArte a diversi eventi performativi all’interno di diversi contesti: teatri, chiese, piazze, parchi. 


 


[ SiteLink : Yuleisy Cruz Lezcano ]

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