Due capitoli estratti da: Parlare è inutile, ci conosciamo di Teresio Bianchessi (Collana La Ricerca, edizioni La Scimmia Verde, 1976)
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TENTANDO DI FORMULARE
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“Ma allora la vita dove stà?”
“Credevo nel sesso, da non scoprire però.”
Riappese il ricevitore, nella stazione metropolitana gli risultava difficile parlare con chiarezza; aveva anche aggiunto
“Non ti sò spiegare per esempio l’interesse per le cose in cui non si crede.”
Preferì servirsi della scala mobile, in fondo non muovendosi, fino alla piazza, rimase nello stato precedente.
Questione di coerenza.
Si allontanò, corse per tutta la città, rallentando poi in periferia:
FUOCHI, le prostitute attorno per scaldarsi, una tira fuori la lingua.
Strani richiami d’amore, strano amore.
Bianchi rifiuti galleggiano sul fiume, facile farsi portare zattera putrida: sono morti i pesci, non crescono più gli alberi, guai a bagnarsi.
È tempo che io mi allontani in cerca di risposte, e la rincorsa è sempre alI’indietro:
IL PROGRESSO:
una follia collettiva come il lavorare.
Potrei fare cosi: girovagare per
le spiaggie piantando i cartelli delle mie poesie e quando rimarremo in pochi seminudi a meravigliarci, sentir dire:
“Ma chi è il poeta?”
di
spiaggia
in
spiaggia.
Intanto viene la sera
quando arriva la sera
infine si fà sera:
poichè i pensieri sembrano più improvvisi e
penetranti, si potrebbe credere che
ma la sera viene comunque e non
porta risposte.
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SITUAZIONE PRIMA
Alla fine, dopo aver consumato dopo aver bevuto era passata intanto la signorina per il conto, là; buttali i soldi, con disprezzo, che veda, io lo sguardo, a lei s’intende, alla fine solitamente, per poi:
accorgermi che le mie gambe
pendono sotto il tavoIo,
Pregatemi di essere elementare
Ho ammirato:
a volte i miei piedi
a volte le unghie delle mani
a volte i peli delle gambe
a volte
quale sgomento
per poi accorgermi di essere cosciente solamente della mia virilità.
Che non sò bene fino a quando resisteranno.
Ma seguiamo il tema dell ‘unità, che non esiste, poichè una mano non partecipa mentre l’altra, per non parlare di come si comporta il piede davanti al televisore o…………………………………………..; ma le interiora non sò vorrei essere una medusa per rivoltare il tutto alla luce al sole e poter dire:
ORA DORMIAMO
La creazione dell’uomo eccola: una brezza che ti ha ridestato improvvisamente, un sussulto, vedere tutto penzolare disordinatamente, confusamente, pesantemente.
In armonia con la cacciata dalIo EDEN

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