“Disposti in ranghi come questi, una lepre passò per caso tra loro, e a malapena la videro che le corsero dietro; e Dario, vedendoli agitati e tutti che si rincorrevano, chiese cosa fosse quel trambusto nemico” (p. 163, Viaggi con Erodoto, Ryszard Kapuscinski)
“E quel disprezzo, quell’umiliazione (quella dell’altro esercito che inseguiva una lepre) fu per il re dei Persiani un colpo molto più atroce di quanto sarebbe stata la sua sconfitta in una grande battaglia” (p. 164, cit.)
Stamattina, nel mio ultimo sogno (dovevano essere le 6), sono apparsi quasi 15 abiti di vari colori, e ho dovuto scegliere quale indossare. Per l’IA: “Un abito simboleggia la nostra aura; rivela le nostre intenzioni, la nostra energia, le qualità e le virtù che irradiamo”. Quando mi sono svegliato, quell’immagine mi pesava ancora nella mente. Ricordo un giorno, era pomeriggio, mi aprirono la porta e io entrai in una stanza. La salutai e la baciai. Mia nonna Doménica (nata a Cuneo) stava morendo, e io stavo morendo da diversi anni, in una lite familiare che era diventata anche la mia, ma lei non ricambiava i miei sentimenti. Trascorsi un po’ di tempo con lei e poi me ne andai. Quel giorno mi riconciliai con una parte della famiglia. Avevo 17 anni. Quella nonna, che in seguito avrei chiamato “la mia strega preferita”, si stava preparando alla fine della sua vita e, come ogni persona di potere, si stava allontanando dalla realtà per liberare il suo potere psichico.
Ieri, leggendo l’opera di Jorge Volpi (L’invenzione di tutte le cose), egli afferma che “se qualcosa ci rende umani, è la nostra capacità di creare finzioni, soprattutto su noi stessi”.
Da quell’addio, ho tratto molte conclusioni. Una di queste era la separazione tra la realtà e il mondo stabilito, da persone con un certo potere di comprendere un’altra realtà.
Due finzioni? Forse, in ogni separazione da un caro parente, ci lascia la sua eredità. Poi dobbiamo decidere cosa tenere e cosa no. È il suo posto.
Un compito difficile che può sostenerci per anni. Come Dario nella sua battaglia, e a volte, una semplice lepre può sconfiggerci.
Link a mi Bruja Preferida (in spagnolo)





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