Pochi giorni fa, la mia curiosità mi ha spinto in una galleria d’arte moderna a Positano, dove ho fatto una scoperta che ha toccato profondamente la mia anima: l’artista Annalù. Una sua opera, in particolare, mi ha folgorata, e da quel momento mi sono perduta nell’ammirazione della sua intera produzione. Le sue creazioni hanno il potere di rapire l’osservatore, proiettandolo in una dimensione onirica intrisa di colore, poesia e sogno. Viste dal vivo colpiscono dritto al cuore: la tridimensionalità, i riflessi di luce, la vividezza degli elementi, le farfalle che sembrano volare via dall’opera, sono qualcosa di magico, di fatato.

Annalù (A. Boeretto) è nata a San Donà di Piave, Venezia, nel 1976. Vive nella sua casa palafittata sulla riva destra del fiume Piave a Passarella di San Donà di Piave, Venezia. Lavora nel suo studio a Jesolo (Venezia). I suoi lavori si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Dreamcatcher Sky is the Limit, Vetroresina, carta, inchiostro, cenere
cm 60x60x10
2025
particolare

Il lavoro di Annalù è legato al mondo naturale con uno sguardo visionario in cui la leggerezza prende forma attraverso l’alchimia delle resine e del vetro: si apre così lo scenario di una scultura poetica che racconta una natura viva intrecciata all’artificio, al senso dell’istantaneo e alla metamorfosi continua che, soprattutto nella serie dei DREAMCATHCERS, si manifesta nell’utilizzo della farfalla, allegoria e simbolo dell’anima.
Partendo proprio da questa serie di lavori l’artista ha schematizzato la struttura di queste sue sculture rappresentative per realizzare anche dei prodotti di Design che esaltano sia la geometria della struttura dei suoi Dreamcatchers, sia la parte cromatica del vetro di Murano evidente nelle centinaia di farfalle che ne costruiscono l’architettura.

Dreamcatcher Rainbow, Vetroresina, vetro di Murano, carta, inchiostro, cenere
cm 90x90x10
2025
Dreamcatcher Red Energy, Vetroresina, vetro di Murano, carta, inchiostro, cenere
cm 120x120x10
2025

Il disegno trama di base è un merletto di farfalle realizzato mediante sabbiatura e diventa fortemente poetico perché anche anima luminosa dell’opera. In questo modo le farfalle di vetro in 3D si accendono, si moltiplicano in vibrazioni luminose e colorate creando un’atmosfera magica.

Forme metamorfiche, architetture immaginarie liriche ed evocative caratterizzano l’ambiente in cui si muove la ricerca realizzata mediante l’assemblaggio e l’alchimia di resine sintetiche, vetro, carte e materiali. 

Wepping Sky, Vetroresina, radici, carta, inchiostri, ferro
cm 60x120x7
2025

In tutte le tematiche affrontate vibra la Reverie, un deja-vu analitico che vuole trattenere il sogno e che caratterizza i non luoghi delle architetture d’acqua, il movimento delle esoteriche spirali di farfalle nelle opere mandaliche oppure il limbo che genera i libri di ghiaccio

Sagitta, Vetroresina, inchiostro, ferro, carta, foglia rame, argento, oro
cm 50x50x200h
2025

Ciò su cui si pone l’attenzione è il momento di passaggio, di transizione tra uno stato e l’altro, fra realtà differenti mediante un equilibrio dinamico condividendo un atteggiamento molto vicino alla scienza alchemica volta alla trasmutazione di una materia in un’altra. 

Arborea, Vetroresina, radici, inchiostri
44×40(profondità)x86(h) cm
2018

L’opera racconta un tempo espanso in cui la forma ha il valore di un mandala e la percezione del tempo è dilatata. Le architetture naturali si smaterializzano in universi immateriali e leggeri, in impronte e memorie. Una scultura che è trasparenza e opacità, apparente fragilità strutturata con forte fibra invisibile; disgregazione e assemblaggio; materia che si smembra ed inchiostro che si liquefa.

Manuscripta, Vetroresina, inchiostri, madreperla
60x40x20 cm
2016

Nell’opera c’è qualcosa di classico – nell’attraversare la storia dell’arte e di contemporaneo – nella mescolanza di rituali, simbologie, fasi e ricorsi, desiderio e bisogno, tempo smarrito e ripercorso, disponibilità ideologica e apprendimento di una rinnovata spiritualità. È costante il dialogo con la caducità del tempo nel quale le sculture dimorano, con i brandelli minuscoli e traumatizzati da un passato segreto per un’allegoria della fugacità della condizione umana come osmosi continua tra lontano e vicino, in equilibrio tra presenza e ricordo, riconoscibile e irriconoscibile, temporalità e atemporalità delle costellazioni del cosmo come delle particelle degli atomi.

Le fleurs du mal, Resina, inchiostri
60x62x40 cm
2015
Blu Soul, Resina, radici, inchiostro, carta
cm 155x110x55
2020

Cataloghi per scoprire L’Universo Fluido di Annalù

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