C’è un afrore di devastazione
scende
con sordi lamenti
nel fondale
tra
i pesci degli abissi
che hanno
una così protratta
confidenza notturna.
Io solo
nello spazio onirico – m’acquieto.
E scordo il popolo muto
dei ragni
con tele belliche
e gli strazi.
Sposto lo sguardo
e ballo un tango rosso
nel deserto degli uomini blu.
Cerco un riverbero
nelle onde di luce.

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[ Immagine : Grafica di Eletta Senso ]





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