Sto ritornando ai corpi
li possedevo da bambino
la robinia il nido la tortora
il sasso il seme il prato
il vento la pioggia la neve
il sole il fiore la foglia
si erano allontanati
o li avevo allontanati
gingilli svuotati inutili
scordando che erano miei
erano di me dentro di me
ritrovarli è ricomincíare
cingere ancora l’illimitato
tutti i corpi effimeri
che vivono poi muoiano
ognuo a modo proprio
cascato dall’albero
falciato o bruciato
appassito o calpestato
pose obbligate amorose
a perpetuare la vita.


[ SiteLink : Teresio Bianchessi ]

[ Immagine in evidenza : dipinto di Michelle Avery Konczyk ]

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