Di Elisabetta Rosetti

A pochi chilometri da Roma, lungo il litorale nord del comune di Fiumicino, si trova Passoscuro, una località balneare che conserva ancora un’anima semplice e autentica. Non è solo spiaggia e relax: qui il mare si intreccia con la cultura, la natura e persino il grande cinema italiano.

Passeggiando tra le vie di Passoscuro, il visitatore scopre un piccolo ma suggestivo percorso di street art: i muri delle case e i vicoli ospitano dipinti che raccontano storie di mare, di tradizioni e di quotidianità. Colori vivaci e immagini evocative trasformano il borgo in un museo all’aperto, dove ogni murale dialoga con la sabbia e il vento della costa. È un modo nuovo e creativo per vivere il paese, che unisce memoria e contemporaneità.

A pochi passi dal centro abitato si apre un mondo completamente diverso: la Riserva Naturale Statale Litorale Romano, che comprende l’Oasi WWF di Macchiagrande. Qui la natura regna sovrana:

dune sabbiose e macchia mediterranea, pinete secolari di pino domestico, zone umide ricche di uccelli migratori, la presenza discreta di daini, volpi e istrici.

Un ambiente unico per chi ama camminare nella natura, osservare gli uccelli o semplicemente respirare l’aria salmastra lontano dal caos della città.

Ma Passoscuro è anche storia del cinema. Sulla sua spiaggia, all’alba, Federico Fellini girò la scena finale del film La dolce vita (1960). Un momento iconico: Marcello Mastroianni, dietro una rete, osserva la giovane ragazza bionda sulla riva del mare. Un’immagine sospesa tra purezza e distanza, che ha consacrato questo angolo del litorale come luogo simbolico del cinema italiano.

Oggi Passoscuro è una meta che unisce mare e identità locale: le lunghe spiagge sabbiose invitano al relax estivo, i murales raccontano la vitalità artistica della comunità, la riserva naturale regala silenzi e biodiversità, mentre il cinema lascia un’aura di mito che ancora resiste nel tempo.

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[ Tutte le immagini dell’articolo : Fotografie di Elisabetta Rosetti ]

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