
Gabriel da quando la vide per la prima volta in quell’istituto scolastico superiore,divenne una parte di sé,un frammento della sua anima che ha ritrovato e non vuole più lasciare.
Aida aveva 30 anni,portava i capelli neri corti alle spalle e come di consueto,indossava un tailleur nero impreziosito da una collana d’oro. Indossava sempre un paio di occhiali con le lenti nere. La sua collega e migliore amica,rivelò al professor Gabriel che Aida indossava sempre quegli occhiali scuri poiché era l’unico modo per nascondere le sue emozioni più profonde ad occhi indiscreti a causa di un triste evento accaduto in passato che l’ha profondamente segnata. Poiché gli occhi sono lo specchio dell’anima,le sue emozioni e i suoi tormenti,dovevano rimanere suoi,non voleva che il prossimo leggesse le sue sensazioni più profonde.
Gabriel fu convocato dal preside che gli disse di presenziare in classe insieme alla sua collega Aida,in quel momento l’uomo percepì una strana sensazione. Appena entrò nell’aula,comprese che Aida non era la stessa di sempre,notò un velo di malinconia nella sua voce,un brivido freddo improvviso gli attraversò le membra. Anche se non poteva vedere i suoi occhi,era in grado ugualmente di comprendere le sue emozioni,a pelle sentiva sua ogni sensazione di Aida. Soffriva con lei.
Gli occhi di Gabriel si posarono sulle labbra di lei,ricoperte da un velo di rossetto rosso che come un drappo di seta preziosa,le avvolgeva dolcemente. Avrebbe voluto avvolgere le sue labbra con un bacio bruciante di passione e sentire il loro sapore.
La voce profonda e vellutata di Aida risuonò come un’eco,un bellissimo timbro vocale deciso ma allo stesso tempo,carezzevole. Con decisione iniziò a pronunciare l’appello degli studenti,ragazzi e ragazze perennemente distratti con la testa che vagava altrove,con un po’ di esitazione risposero pigramente pronunciando i loro nomi.
Quel giorno,quello stesso maledetto giorno è accaduto ciò che lui temeva.
“Avvolte il flusso del destino ci porta verso altri percorsi insondabili anche dall’animo umano,si prendono certe decisioni che provengono dal profondo di noi stessi,e per questo il nostro inconscio ci porta a seguire quella strada. Quando sono stata assunta per lavorare in questo istituto scolastico,sinceramente non pensavo di poter stare così tanto tempo,invece ho conosciuto allievi davvero meritevoli che mi hanno motivata a proseguire i miei insegnamenti. Però in questo momento,la mia mente sente il bisogno di avventurarsi su altri percorsi,devo seguire il flusso del destino,mi dispiacerà molto non poter più insegnare in questo luogo denso di ricordi e bei momenti. Questo sarà l’ultimo giorno che mi vedrete,spero che anche a voi abbia fatto piacere la mia presenza e il mio metodo d’insegnamento,vi ringrazio tutti per l’attenzione”
Tutti i presenti applaudono con trasporto al discorso di addio pronunciato da Aida,tranne Gabriel. Quel discorso lo fece letteralmente morire dentro,era perduto fra gli applausi di giubilo degli studenti e la sua disperazione,si sentì come svuotato della sua stessa anima.
L’uomo sentì il respiro mancare ed uscì dall’aula,come un sibilo nelle orecchie udì Aida pronunciare il suo nome,non si voltò nemmeno si diresse direttamente fuori dall’istituto,come se avesse paura di divenire una statua di sale se si fosse voltato a guardare indietro. Giunto all’esterno,si posò sulla gelida parete dell’edificio e respirò profondamente a pieni polmoni per calmarsi. Le lacrime iniziarono a scorrere impetuose e roventi sul volto di Gabriel,mentre ripensava al tempo trascorso con lei dentro quell’istituto. Avrebbe voluto vendere la sua anima pur di stare al suo fianco.
Preso da uno scatto di disperazione,cominciò a prendere a pugni la parete per sfogarsi. Le sue mani iniziarono a scorticarsi ma non sentiva il dolore fisico,poiché il dolore del suo cuore era troppo forte. Vide il suo sangue coprire l’intonaco ruvido della parete,le sue mani erano ridotte malissimo,e il suo cuore batteva al cardiopalma mentre il fiato si fece sempre più corto.
Si fermò,l’uomo non aveva più forze nelle mani dilaniate dalla foga della disperazione che aveva riversato su quella parete,unica spalla su cui poteva piangere durante quei terribili attimi. Dei colpetti umidi sulla testa lo riportarono alla realtà,realizzò che stava iniziando a piovere. Rimase in piedi col capo chino sul petto e immobile sotto la pioggia che iniziò a scendere in modo sempre più copioso. Udì la voce di Aida,lo stava chiamando,era a pochi passi da lui.
Vedendolo in quello stato fradicio e malconcio,la donna gli domandò subito spiegazioni. Gabriel si voltò e incontrò il suo viso,le labbra color cremisi di lei avevano assunto una piega sprezzante: “cosa accidenti ti è preso all’improvviso? Perché sei andato via dalla classe mentre parlavo senza darmi spiegazioni? Dove hai lasciato il rispetto per i tuoi colleghi…non ti riconosco più”
A quel punto Gabriel,decise di rivelarle i suoi sentimenti prima di dirle addio: “Aida,ascolta le mie parole,poiché probabilmente non potremmo più rivederci” l’uomo si avvicinò a lei,i loro volti erano ad un palmo di distanza l’uno dall’altro,posò la mano sinistra sulla guancia destra di Aida e le accarezzò delicatamente la pelle tiepida e vellutata.
“Gabriel…cosa fai? allontanati per favore…” Disse lei con voce tremante.
“Sembra solo ieri che ti ho vista per la prima volta,abbiamo condiviso il nostro lavoro,il nostro tempo in quell’istituto. Da quando ti ho conosciuta ho sempre desiderato vedere i tuoi splendidi occhi,lo specchio della tua anima che hai celato alla vista del prossimo come il più prezioso dei tesori. Io ti amo Aida,ti ho sempre amata perdutamente,anche se non te ne rendevi conto,ogni volta che ti vedevo,mi morivi nel cuore…” Le parole di Gabriel colpirono Aida,rimase pietrificata,non sapeva cosa replicare,era visibilmente agitata. In quel momento l’uomo con una carezza dietro l’orecchio,fece scivolare gli occhiali dal viso di lei.
Gabriel alla vista degli occhi dell’amata rimase rapito dalla loro bellezza,aveva l’oro puro negli occhi,poteva specchiarsi in essi per quanto erano limpidi,ma come pensava,erano velati da una tristezza commovente. Avvicinò le labbra a quelle dischiuse della donna,desiderava quel bacio,non poteva più farne a meno. La attirò a sé mentre le sue labbra si impossessavano della bocca soffice di Aida,trascinando entrambi in un delirio di passione. Sentivano lo schianto dei loro cuori che battevano impetuosi e all’unisono. Si baciarono a lungo noncuranti della pioggia,percepivano solo la passione che attraversava i loro corpi,ardeva nelle vene e incendiava il loro cuore.





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