Sotto l’influsso di una terna,

due dee, un solo dio,

lo spirito diventa leggero

guardando la Città Eterna.

Campanili a primavera

procurano ocracea pace,

di dignità veritiera

ne rimane più di una valanga.

Si occupa la legge paterna

di modellare romano forno

ponentina erosione

guardando la Città Eterna.

Rovine deserte ben vive

a tutti fanno l’occhietto,

inesauribili stive

sentinelle a piè dritto.

La grande saggezza materna

si poggiò in fondo al fiume,

viene a galla con l’estate

guardando la Città Eterna.

Inizialmente tutto hai ospitato.

Ora sei piena di emigranti

di paesi, circhi e gran mercato

dove non possono vivere i santi.

Cresca la confusione fraterna

a favore di innocente cucciolo

e si spaventi il diavolo

guardando la Città Eterna.

Illumina come lanterna

l’animo del corpo, suo, tuo, mio

mai dirai del tutto addio

guardando la Città Eterna.

                                                                                              (versione italiana di

                                                                                              Kylie Gomez-Gane)

Valentí Gómez i Oliver (del llibre original català                                                              

 Or Verd, Empúries-Edicions 62 Barcelona,  2005)

2 risposte a “Danza di Roma by Valentí Gómez i Oliver”

  1. ¡Hola Juan, buen inicio de semana!
    Maravilloso y fascinante poema, me encanta mucho!
    Muchas gracias!

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    1. Saludos, si a Valentí hay que sacarle los poemas con una pistola en el pecho…

      Piace a 1 persona

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