Cannes, 11 dicembre 1936
La stampa riesce sempre a rendere molto popolare il povero Principe, però sembra che molti lo ritengano un inetto in svariati campi: istruzione, sport, relazioni, sesso, società. Quanto a responsabilità politiche, si preferisce non farlo prender parte a discussioni di un certo peso. Ho sentito dire che durante la guerra le sue mansioni fossero quelle di semplice corriere. Quasi come il nostro Ronnie, il fattorino…!

Non mancano i maledettamente maligni, anche tra le persone che gli sono più vicine come l’Arcivescovo di Canterbury, che sussurrano addirittura che non sia completamente normale, mentalmente e fisicamente. Ma non è possibile che sia vero, la mia Signora se ne sarebbe accorta! Anche se ho saputo, sempre dalla cuoca che. essendo una gran pettegola, sembra molto informata, che secondo il medico reale il suo sviluppo psichico e morale è stato bloccato, per qualche oscura ragione, allo stadio adolescenziale. Purtroppo anche su Wallis si dicono cose orribili e la sua mascella forte, il fisico longilineo e la voce un po’ ruvida la fanno definire con gli epiteti più indecorosi.
A Londra, un giorno, uno dei giardinieri di Lady Furness mi ha riferito che, quando il Principe era ragazzo, circolavano tante storie sulla sua sessualità un po’ confusa e sul disgusto e la paura che provava nei confronti delle donne. Ma poi, grazie all’intervento provvidenziale di Paulette, una navigata prostituta francese, fu in grado di sbloccarsi e superare ogni terrore, acquistando un bell’appetito sessuale, soprattutto per le donne maritate.
A Corte il celibato di Edoardo aveva cominciato a destare preoccupazioni, tanto che gli era stata sottoposta una lista di ben diciassette possibili fidanzate. Senza il minimo risultato.
Come ho detto, i miei padroni incontrarono il Principe nel ’31, a casa di amici comuni. La schiettezza di Wallis sembra averlo colpito fin dalla loro prima conversazione, quando David, per intavolare un discorso, esordì con una domanda banale:
“Le manca il riscaldamento centralizzato Signora Simpson?” , al che lei racconta di aver risposto:
“No signore e devo dire che mi ha delusa: a tutte le donne americane è chiesta la stessa cosa in Inghilterra, speravo in un qualcosa di più originale dal principe di Galles!”
La sagacia della mia Signora aveva incuriosito il Principe, che ebbe modo di rivedere nel corso di vari ricevimenti, cominciando a frequentarlo sempre più assiduamente.
I Simpson infatti erano spesso ospiti a Fort Belvedere, la sua residenza nel parco di Windsor, davvero felici di essere inclusi in quel cerchio magico e totalmente assorbiti nel turbine della vita sociale di David. Ultimamente Ernest doveva aver capito che le situazione economica degli amici aristocratici era migliore della sua, quando, dopo aver incontrato alcune difficoltà finanziarie, si era visto costretto a limitare le spese e licenziare parecchi dipendenti.
Ma la vita sociale sembrava restare immutata. Sebbene non potessimo più offrire cene importanti, gli inviti ai cocktail nell’appartamento a Bryanston Court, erano sempre molto ambiti. La Signora li curava personalmente, fin nei minimi dettagli, e mostrava un’abilità sorprendente nel mescolare liquori, con cui riusciva a non far sentire la mancanza di un piatto forte. Era anche diventata, e lo è tuttora, maestra in quelle che chiama le nostre ‘cene rimediate’. Quando ne parla, David va in estasi raccontandone le prodezze, compresa quella di andare personalmente a fare la spesa. La presenta come un’impresa eroica, di grande rarità e fascino, Non sa che è la disperazione del macellaio e del pescivendolo, da cui pretende tagli di carne e pesci tutti identici!
[4. Continua]
Immagine: Wikimedia Commons – The Prince of Wales at the Front




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