Hai quegli occhi maledetti
Quelli dei cerbiatti nel mirino
Sul grilletto il dito timido
Mi trascini fuori
Come un sacco dell’umido 
Con il sole basso
Senza scarpe addosso
A piedi nudi sulla scala
Sul tetto piatto
Sulla carta catramata
Quasi al caldo
Sembra caldo
Forse solo non mi dai tempo
Di constatarlo
Dammi questa grazia
L’inferno
Della Cappella Bolognini
Affrescato nell’iride
Se dobbiamo ucciderci
Meglio non sia per rabbia
Sotto questo cielo muto
Il diktat di questo mondo
Mangi un’arancia
Mi sollevi la maglia
Infili sotto la testa
E mi baci la schiena 
Dammi questa grazia
Il Crucifixus
In bordelli di quart’ordine
Intonato nei timpani
Mi rifasci la mano ben stretta
Mi appoggi le labbra secche
Sulle nocche rosse
Non voglio più vederti così
Mi dici niente birra
Se non mangi prima
Apro una birra
Ti piace la fede e la matematica
Cerchi regole dove le eludo
Non so dirti perchè sei eterna
In questa guerra
Ti preferisco genuflessa
Ho l’estensione corporea
Delle cervella
Non credere sia semplice
Farci i conti ogni istante 
Ho recinti roseti
Ne fanno spinati
Li hai scavalcati
Dammi questa grazia
Il Voynich
Per altri algoritmi sconfitti
Tatuato sui ventricoli
Dammi questa grazia
Quel niente il primo secondo
Dopo l’orgasmo
Sécentrico come un taglio
Tutte le cure addosso 
Voglio aspirare elio
Dirtelo
Come posso.

4 risposte a “Houdini’s mirror by Simon James Terzo”

  1. Ritmo incalzante e musica per le orecchie: tutta da leggere!!!

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