Il 25 giugno 1857 appare la prima edizione della raccolta lirica “Les Fleurs du mal” ( I fiori del male) di Charles Baudelaire, in una tiratura di 1300 esemplari.
“I Gioielli” è una delle sei liriche condannate per immoralità che Baudelaire fu costretto a eliminare dal volume.
I GIOIELLI
La mia amata era nuda, e, conoscendo i miei gusti
Aveva tenuto solo i suoi gioielli sonori,
Il cui fasto le donava l’aria vittoriosa
Che hanno nei loro giorni felici le schiave dei Mori.
Quando quel mondo risplendente di pietre e d’oro
Getta danzando un rumore vivido e beffardo
Mi rapisce in estasi, e io amo alla follia
Le cose in cui il suono si mescola alla luce.
Lei era dunque sdraiata e si lasciava amare,
E dall’alto del divano sorrideva di piacere
Al mio amore profondo e dolce come il mare,
Che saliva a lei come incontro alla scogliera
Gli occhi fissi su di me, come una tigre domata,
Con aria vaga e sognante provava nuove pose,
E il candore unito alla lussuria
Dava una grazia nuova alle sue metamorfosi;
E il suo braccio e la gamba, la coscia e le reni,
Lisci come l’olio, sinuosi come un cigno,
Passavano davanti ai miei occhi attenti e sereni;
E il ventre e i seni, grappoli della mia vigna,
Avanzavano, più seducenti degli Angeli del male,
Per turbare la quiete in cui posava l’anima mia,
E allontanarla dallo scoglio di cristallo
Su cui, calma e solitaria, s’era seduta.
Mi pareva di veder unite da un nuovo disegno
Le anche di Antiope al busto di un imberbe,
Tanto la sua vita dava risalto al bacino.
Su quei toni fulvi e bruni il trucco era superbo!
–La lampada s’era rassegnata a morire,
E siccome solo il camino illuminava la stanza,
Ogni volta che mandava una vampata fiammeggiante
Inondava di sangue quella pelle color dell’ambra!
(L.Z.)
Imagen: Jean Auguste Dominique Ingres – La Grande Odalisque – 1814.





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