Ci sono altri mondi, dove il sole è blu e avere tre braccia o due teste è solo una variazione del tema vita. Non esistono modelli, ordini, regole. Le cellule si aggregano per attrazione e ogni vita è semplicemente bellezza, armonia di elementi, unicità. I viventi si osservano con stupore e mai con invidia. Ogni vivente contribuisce con la propria non replicabile originalità al benessere di tutti.
Tondo Panzimi raccoglie frutti verdi e succosi sulla spiaggia dove vive. I frutti si trovano all’interno di conchiglie bivalve. Le trova sulla riva, portate dalla risacca quando la marea si abbassa e piano piano le trasporta fino al limite dell’onda. Le conchiglie disegnano una linea sinuosa sulla sabbia. Tondo Panzimi le raccoglie seguendo quella linea. La raccolta inizia il giorno in cui arrivano le rondini e termina quando le rondini ripartono.
Le rondini nidificano sotto la pergola di un ristorante costruito sulla duna. Una volta Tondo Panzimi non ricorda bene quando, ma lui era ancora molto piccolo e non gli erano ancora cadute le corna, una coppia di rondini aveva costruito il proprio nido in un cestino appeso alla pergola, un cestino che conteneva una pianta cascante. Le rondini avevano lavorato a lungo e la piantina era stata sradicata per far posto al nido. La brezza marina faceva dondolare il nido e cullava i pulli. Quei pulli cresciuti erano tornati l’anno successivo e avevano trovato altri cestini appesi, questa volta vuoti, pronti per essere abitati dalla nuova generazione. Era stata un’idea di Tondo.
Durante la stagione fredda i cestini restano appesi alla pergola. Nei giorni di burrasca il vento li sbatacchia con forza, alcuni si spezzano e i nidi si frantumano. Le rondini amano costruire ogni anno un nuovo nido. Ma servono anche nuovi cestini.
Tondo Panzimi osserva il mare in tempesta con le zampe ben piantate nella sabbia, non c’è vento che possa smuoverlo. Le onde lo travolgono ma non possono trascinarlo via, mentre le corna crescono sempre di più. Resta immobile per ore, lo sguardo rosso fisso verso un orizzonte solo in apparenza incerto. Tornata la calma, Tondo può mettersi alla ricerca di materiali lasciati dalla mareggiata, utili per costruire nuovi cestini.
Tondo Panzimi digiuna per tutto l’inverno. Quando la prima rondine compare nel cielo la pergola è pronta per accogliere lo stormo. La pelle di Tondo diventa blu per la felicità. Finalmente può tornare a mangiare.
Si nutre di circa dieci, quindici rondini durante la stagione calda. Le cucina insieme ai frutti verdi e succosi. Sceglie gli esemplari più anziani; di notte, mentre dormono con la testina sotto l’ala, li annusa, ne stabilisce l’età e li uccide con un soffio venefico. Quando le corna si staccano, Tondo smette di mangiare.
[ BlogLink : Non amo le parole sbiadite e i bagni di folla ]





Scrivi una risposta a lapoetessarossa Cancella risposta