Forse ho capito questo fedele senso di non appartenenza a nulla
che per stare in questo mondo ci vuole rabbia
ma dì, tu ce l’hai un po’ di rabbia per me?
A volte basta una coperta stesa sul tavolo della cucina
che arriva fino a terra e sotto è tutta un’altra cosa
bastava un po’ di luce della fosforescenza di una madonnina
e tutto diventava un’altra cosa.
O quel sentiero che dalla provinciale scendeva al lago nel buio della notte
ma il remoto bimbo aveva una piccola torcia per essere indipendente e farsi amica la luce
dev’essere lì che lui ha gettato armi e rabbia nelle acque fonde della notte scura
dev’essere per quello che ora qui son senza voce.
Ma dì, ce l’hai un po’ di rabbia per me?
Io intanto giro per tutti i sentieri a lago
e forse mi riconoscono, non so
ma non la trovo.
C’è vento a volte, questo sì
e frane e acqua fitta,
divieti e specchi infranti
eppure non è rabbia.
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[ Immagine in evidenza : Jacob A. Pfeiffer ]





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