La mula e gli altri è una raccolta di racconti scritti da un giovane scrittore, Alessandro Conforti. Interessante il titolo: di che mula si parlerà? E chi sono gli altri? E interessante pure il sottotitolo: faccende semiserie di provincia. Per quanto mi riguarda, adoro le storie di provincia e non amo le cose troppo serie, perciò mi sono sentita subito attratta da questo piccolo libro e dalla sua deliziosa copertina. Le storie semiserie sono dodici e sono ambientate in paesini, case di campagna, casolari sparsi, in una zona che definirei grossomodo padana. Quanto ai tempi, qui la cosa è più complessa, perché alcune vicende sembrano svolgersi in epoche assai remote, con parti casalinghi affidati alle cure di levatrici un po’ streghe (la mula del titolo, in effetti, appartiene a una di queste levatrici), con antichi mestieri e fattucchiere che vivono nei boschi, mentre in altri racconti si fanno videochiamate e in un’aula scolastica appare una LIM, la famigerata lavagna interattiva multimediale.
Tra presente e passato, dunque, vivono le loro storie personaggi stravaganti, tra i quali ricorderei una coppia di contadini le cui galline fanno assemblea nel pollaio rivendicando la libertà; una donna che veglia il corpo del marito e riceve la visita di una vicina con la quale ha un’insolita conversazione; un bambino dall’aspetto mostruoso, una nonna e un nipote, una donna che evapora, un ragazzo che si innamora della figlia dei “signori”… personaggi al limite della bizzarria, raccontati con naturalezza e un pizzico di ironia. Eterogenee le storie, omogeneo lo stile, elegante e sofisticato.





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