Aride sono le parole che sento,
senza fuoco e senza emozione.
Arse dalla vita, essiccate dalla realtà,
disperse tra ciottoli e polvere,
come ruggine nella gola: graffiante
mentre s’attende che la pioggia
canti per noi il suo pianto lontano.
Volgendomi l’alba tace e traccia
la mia ombra come ossidiana
nell’incavo della terra brulla
distratta solo da qualche filo d’erba
che ciondola e si gingilla,
e di me ogni cosa resta, impressa,
senza il perdono dell’oblio,
in questo corpo che fragile al tempo
danza come erba arida nel vento.
[ SiteLink : Ri-Verso ]





Scrivi una risposta a RiVerso Cancella risposta