Che ogni verità debba passare necessariamente per la menzogna, ce lo insegna ogni favola che si perde nell’origine dei tempi. Nel bosco di simulacri ci viene rivelato che il travestimento è il modo alto e sacro di presentarsi del sapere, che la luce è attratta dal moltiplice della tenebra dove ama infrangersi. Il ristabilirsi dell’ordine ci fa presto dimenticare come un incubo il fatto che l’abisso della corruzione dell’innocenza è perturbante ed ineffabile. Non serve a nulla trovare false consolazioni, un lieto fine, rintanarsi nel comodo salotto di casa del villaggio al di là del bosco, quando in preda all’angoscia e all’orrore si è intravisto il fondo di ogni cosa durante il viaggio.


[ BlogLink : Daniele Baron ]

5 risposte a “Daniele Baron – Cappuccetto Rosso”

  1. Strana foto….Donne che corrono con i lupi?….

    Silvia Goi

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    1. Ciao Silvia, la foto è particolare, la trovo molto evocativa e trovo che accompagni il testo profondo e intricato di Daniele molto bene. E sì, può aprire delle domande, com’è successo a te, e aprire un varco verso il fondo trovando nuove porte d’accesso, e trovo siano sempre cose positive, nell’arte, così come nella vita in genere. Le risposte credo siano valide solo quando sono “autoriposte”, per mio certo vissuto le donne corrono con i lupi, e non solamente ci corrono, e non sempre non lo diventano, o non lo sono loro stesse.
      Grazie per il commento.
      Buona serata!

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  2. Forse che sì, forse che no…

    La foto della serie ‘fiabistica’ sembra un quadro d’autore, intitolabile ‘Con lupo nel cuore’/’Cuordilupo’…ma fa emergere anche viaggi in stile siberiano, una febbre di scavo inesausta…e il lupo è lupo scaltro e contentone o pelliccia di belva ben scuoiata e nonperciò sorridente? Forse è più benevola la censura implicita…il lupo sarà anche felice, ma lei è seccata e cià il mal di testa….

    Ora che ho pensato questo, lo trovo ironico,e mi provoca! Ma ancora una volta finisce con l’esprimere più l’osservatore che l’autore! – dinamica improduttiva nella critica letteraria….o sì? Per esempio in Enzo Raimondi….

    Ancora Silvia… non ho resistito al fascino implicito, anche di taglio femminista, della foto….

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