Che ogni verità debba passare necessariamente per la menzogna, ce lo insegna ogni favola che si perde nell’origine dei tempi. Nel bosco di simulacri ci viene rivelato che il travestimento è il modo alto e sacro di presentarsi del sapere, che la luce è attratta dal moltiplice della tenebra dove ama infrangersi. Il ristabilirsi dell’ordine ci fa presto dimenticare come un incubo il fatto che l’abisso della corruzione dell’innocenza è perturbante ed ineffabile. Non serve a nulla trovare false consolazioni, un lieto fine, rintanarsi nel comodo salotto di casa del villaggio al di là del bosco, quando in preda all’angoscia e all’orrore si è intravisto il fondo di ogni cosa durante il viaggio.
[ BlogLink : Daniele Baron ]





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