Di Silvano Bottaro

Nato come un esperimento locale tra due amici che hanno iniziato a piantare alberi da frutto nel loro quartiere, il progetto si è evoluto in una mappa interattiva mondiale open source che segnala oltre 1,6 milioni di piante commestibili disponibili negli spazi urbani di tutto il mondo.

Falling Fruit va oltre la semplice raccolta: è un invito a ripensare il ruolo del cibo nella vita urbana. I fondatori puntano non solo ad aiutare le persone a trovare cibo gratuito, ma anche a ispirare le città a creare “foreste alimentari”, spazi pubblici con piante commestibili integrate nel paesaggio urbano, al pari degli alberi lungo le strade e delle panchine nei parchi. Questa visione di città come paesaggi rigogliosi, piuttosto che sterili giungle di cemento, è al centro del movimento per il foraggiamento urbano. Sempre più persone credono che gli spazi urbani debbano essere progettati per nutrire la comunità, piuttosto che limitarsi a contenere vegetazione decorativa.

“Mi sono innamorata dell’idea di portare il cibo negli spazi urbani”, racconta Macy. “Ho iniziato nella mia proprietà con alberi da frutto e ortaggi perenni. Una volta dimostrato ai miei vicini che era possibile, sempre più persone hanno deciso di partecipare.” 

La trasformazione di quell’area trascurata si è rapidamente intensificata, trasformandosi in una fonte di prodotti freschi, un luogo di incontro e un modo per unire le persone.


[ FallingFruit.org ]


[ SiteLink : Silvano Bottaro – Dimora Virtuale ]

4 risposte a “Comunitario, libero, divertente e… commestibile. L’interessante potenziale del progetto Falling Fruit”

  1. Idea innovativa meritevole! Mi piacerebbe però capire di più sul comportamento dei fruitori…di fatto sono alberi da frutto per la comunità…la dove è stato sperimentato come si è comportata la comunità?

    Dico questo perché coltivo un orto comunale, ebbene negli spazi comuni ci sono alberi, adesso di cachi, lo scorso mese fichi, pesche, prugne, a primavera ciliegie, tra poco l’uva, ebbene vengono, ahimè, furtivamente, sistematicamente saccheggiati ancor prima che i frutti maturino.

    Fatemi felici ditemi che la vostra esperienza è totalmente diversa

    grazie

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    1. Ha ragione caro Teresio, succede, e purtroppo credo succederà ancora e per sempre. Il furbetto è una categoria immancabile. Per questo nel titolo ho usato la parola “potenziale”, per questa criticità e per il fatto che, avendo guardato con attenzione la mappa sul loro sito, sono certo che in Italia ci sono tante piante da frutto pubbliche ancora da aggiungere, che dovremmo aggiungere Quando avrò modo di scolarle da qualche parte le segnalerò sul sito, visto che c’è questa possibilità.
      C’è la speranza, almeno in me, che un giorno le piante da frutto libere saranno così tante, e la comunità più attenta ad esse, da non permettere, oppure potersi permettere di sorvolare senza grande danno, al furbetto di turno e alla sua raccolta eccessiva.

      Grazie per il commento.
      Buona giornata! 🙂

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  2. Grazie mille per l’utilissima condivisione. 🙂

    Piace a 1 persona

    1. 🙂 Ciao Silvano, grazie mille a te!

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