C’è un uomo alla stazione,
Tutte le mattine arriva puntuale,
Con la valigia e il cappello in testa,
Siede sulla solita panchina,
Accanto al binario 1 del treno,
E lì aspetta, non si sa bene cosa,
Osserva i treni che arrivano e partono,
La gente che sale e che scende,
La gente andare e venire,
Parlare o ignorarsi,
Ognuno immerso nel proprio fare,
Ormai per molti è famigliare quell’uomo,
Qualcuno ogni tanto lo saluta,
e gli rivolge una parola: “come và?”,
Lui risponde sempre “tutto bene grazie”,
“Sto aspettando…”
Un giorno però,
Un viaggiatore incuriosito gli chiese,
“Signore, mi scusi, ma cosa sta aspettando?”
“La vedo tutti i giorni qui”
“Sto aspettando il treno” rispose,
“Ma quale treno, signore, ne passano tanti”
L’uomo sorrise e rispose,
“Quello giusto che mi porti alla felicità”
Il viaggiatore lo guardò basito e aggiunse,
“E non è ancora arrivato?”
L’uomo si rattristò,
E abbassando lo sguardo disse,
“Oh… forse sì non saprei…
Ne son passati tanti,
Che potevano essere quelli giusti,
Ma nel timore di sbagliare,
Ho sempre aspettato il successivo.”
Il viaggiatore stupito allora disse,
“Ma così facendo non la troverà mai la felicità”
L’uomo sospirò,
“Alla sera a casa,
Quando vuoto le tasche della giacca,
E mi ritrovo il biglietto in mano,
Lo penso anch’io e mi rimprovero,
E vorrei arrendermi,
Ma se il giorno dopo,
Non tornassi alla stazione,
Oltre alla possibilità del treno giusto,
Perderei anche la speranza,
Allora eccomi ancora qui,
Magari è la volta buona”


 [ SiteLink : Daniele Colleoni 

[ Immagine in evidenza : Daniele Colleoni, creata con IA. ]

3 risposte a “Daniele Colleoni – Quell’uomo alla stazione”

  1. …Ma vogliamo sapere altro….è giovane, quell’uomo? E’ vecchio, ormai usurato dal binario e dall’orario ( come sembra più probabile)? Ha una moglie a casa – o, da come dice, più probabilmente, l’ha avuta? Non di donne si parla, certo – ma di destini circolari, nella speranza che una rete sociale ( la stazione) che determina un viaggio possibile possa agire anche in senso allargato, destinale, e felicemente anche mentale. Quel signore è un addict del gesto di mostrare il biglietto; ha fiducia nel meccanismo salvifico che esso contiene – con questo ha le prove che si viaggi, e certamente viaggerà. Non oggi, forse non domani, ma la ricetta biglietto funziona ognora…tutti conoscono il signore del binario, anche se pochi sanno la sua storia…il flash disvela un meccanismo che agli ignari può parere magico – mentre si tratta certo di un rimedio farmaceutico casalingo, di felice risoluzione. Auguri…

    Silvia Goi

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  2. […] Daniele Colleoni – Quell’uomo alla stazione […]

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  3. Triste, e bella. Resta la speranza. E l’indecisione serve a on perderla mai dopotutto.

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